Essere un tassista è un’ambizione piuttosto diffusa, specie all’estero, specialmente per i guadagni. In molti posti è una professione ambita, anche se faticosa
Il taxi nell’immaginario italiano si rifà per lo più a contesti anglosassoni, primo su tutti il noto taxi giallo newyorkese da chiamare con un fischio e da fermare al volo. O anche la berlina più elegante nera modello Londra. In Italia avere un taxi è una forma di investimento non da poco. Infatti le licenze non sono infinite, ed il tassista che la possiede alla fine delle carriera, o quando decide di cambiare lavoro, oltre al possesso della macchina ha anche quello della licenza, che è un piccolo tesoro. Anche se non sembra, il tassista è a tutti gli effetti un mestiere del servizio pubblico. Difatti quando si fanno gli scioperi le rivendicazioni sono presso l’amministrazione pubblica.
Il mestiere di tassista può essere remunerativo, ma allo stesso tempo anche piuttosto stressante, sia per il lavoro a stretto contatto con il pubblico, sia per il traffico della città, e soprattutto per gli orari, specie per chi sceglie di lavorare di notte.
Chi vuole iniziare il mestiere di tassita deve innanzitutto, come condizione imprescindibile, possedere la patente B, per la guida del veicolo a quattro ruote. Anche se si può prendere a 18 anni, per essere tassista ci vuole un’età minima di 21 anni compiuti. Poi, solo per l’abilitazione al mestiere, si devono avere i seguenti certificati: certificato CAP, Certificato di Abilitazione Professionale, e il CQC, Carta di Qualificazione del Conducente. Con un corso da seguire ed il superamento dell’esame finale.
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Dopo aver ottenuto queste credenziali personali ci si deve iscrivere alla camera di Commercio, ed infine viene richiesta la licenza per guidare il taxi, che è solitamente rilasciata dal Comune. In assenza di licenza disponibile si puàò acquistare da un privato a caro prezzo. Comunque per chi ama questo lavoro ne vale la pena. I guadagni sono piuttosto alti, anche se molto dipende dalla città e dal periodo dell’anno. Dalle stime emerge che si arriva senza problemi a 2.000 euro al mese, e nei periodi più caldi si raggiungo anche picchi di 4.000 euro.