Gli esami per ottenere la patente B hanno un tempo limitato tra iscrizione e conseguimento della prova. Come funziona nel 2023
La patente B è quella che consente di guidare i veicoli a motore a due e quattro ruote, con esclusione di quelli che hanno bisogno di una patente speciale, come ad esempio alcuni tipi di Tir o le moto al di sopra di una certa cilindrata. L’esame per ottenere la patente B si svolge consuetudinariamente in due prove. Una teorica, a quiz, ed una pratica. Si possono effettuare gli esami sia alla motorizzazione civile, con un costo inferiore, sia presso le autoscuole, che oltre agli esami consentono di partecipare a lezioni teoriche di preparazione ai quiz ed alla prova pratica.
Dal momento dell’iscrizione alla scuola guida o alla motorizzazione civile, possono passare al massimo sei mesi prima della prima prova, quella scritta. Decorsi i termini, si deve ricominciare l’iter daccapo. Quando ci si iscrive ad una scuola guida o alla motorizzazione si ottiene il foglio rosa, che consente di fare pratica di guida con un istruttore con i doppi comandi o con un conducente che abbia la patente B da almeno 10 anni.
Dunque, come accennato, tra l’iscrizione e la prima prova di esame non possono passare per legge più di sei mesi, pena la reiscrizione al corso. Tuttavia durante l’emergenza Covid è stata fatta un’eccezione. Il tempo è stato allungato ad un anno. Ma solo per le domande presentate dal primo gennaio 2021 al 31 marzo 2022. Ora che siamo al termine dell’anno gli aspiranti patentati dovrebbero aver terminato le prove di esame. Dunque dal 2023 si tornerà alle regole precedenti, con sei mesi di scadenza tra iscrizione e quiz.
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La prova scritta è un quiz a crocette in cui si può selezionare, ad una affermazione data, vero o falso, identificato con le lettere V e F. I quiz sono 30, e la durata è di 20 minuti. Sono consentiti al massimo tre errori. Al quarto, la prova si considera non superata, e deve essere rifatta. Dopo la seconda bocciatura si deve procedere daccapo all’iscrizione e rinnovare tutto l’iter. Chi ha già la patente A1, A2, A o B1 può saltare la prova teorica e svolgere direttamente quella pratica.