Breve panoramica sulla cintura di sicurezza, da quando gli automobilisti sono tenuti ad indossarla per legge
Nel corso degli anni Cinquanta si inizia a rendersi conto quanto sia necessaria una garanzia maggiore per i conducenti e i passeggeri delle automobili, in caso di urto. Fu la Volvo e l’ingegneria svedese a realizzare per la prima volta un progetto di cintura di sicurezza.
L’invenzione fu registrata con un brevetto libero, perché anche altre case automobilistich potessero sfruttare questa innovazione così importante per la salvaguardia dell’incolumità degli automobilisti, senza ulteriori costi. Nel 1959 la casa di produzione svedese introdusse la cintura in una linea di vetture e nel 1963 fu montata in tutta la gamma delle automobili Volvo.
In Italia il percorso è più lungo. Nel 1976 viene introdotto l’obbligo di dotare tutte le auto nuove degli allacci per le cinture. Ma l’utilizzo diviene obbligatorio soltanto nell’aprile del 1988 con la legge 111 per i sedili anteriori. Nel 2003 dopo l’introduzione della patente a punti, la guida senza cintura venne sanzionata con la sottrazione di 5 punti, mentre in precedenza la sanzione amministrativa era solo di carattere pecuniario.
L’uso della cintura diventa obbligatorio anche per i sedili posteriori dal 2006. Nonostante l’obbligo di legge, l’utilizzo della cintura, dopo un iniziale forte seguito da parte degli automobilisti, diminuisce sensibilmente. Con il Piano sulla sicurezza stradale, a partire dal 2000, il monitaraggio sull’uso della cintura diventa più assiduo. Dell’analisi si occupa l’Istituto superiore di sanità in collaborazione con il Ministero dei Trasporti.
Leggi anche: Dispositivo anti-abbandono: cosa rischi se non ce l’hai
I numeri non sono soddisfacenti: nel 2018 la percentuale di automobilisti che imettono la sicurezza è pari al 62% per i sedili anteriori e solo dell’11% per quelli posteriori. I livelli di utilizzo in Europa sono molto più alti: 93% per gli anteriori e 79% i posteriori. La cintura è un sistema di sicurezza passivo, cioè limita le conseguenze di un incidente non le sue cause. Ma resta indubbiamente efficace: riduce la probabilità di morte del 48% per i conducenti e del 37% per i passeggeri sui sedili anteriori e del 44% per quelli dei posteriori.
Leggi anche: Catene auto inverno, dove sono obbligatorie e cosa sapere
Purtroppo ancora si pensa che possa essere efficace solo viaggiando in autostrada, ma è nei tratti urbani che garantisce la tutela maggiore, anche grazie alle innovazioni tecnologiche, non ultimo il blocco delle cinture in caso di collisione, tenendo il corpo saldo sul sedile e evitando l’impatto con l’airbag. Ma molto si deve fare per la sicurezza stradale