Ormai per questioni di sicurezza l’airbag è fondamentale, come le cinture da allacciare sempre. Ma se non funziona, cosa si rischia?
Cominciamo col dire che il primo airbag è stato collaudato più di 30 anni fa, nel 1987 in una Mercedes. Fu all’epoca una vera rivoluzione per le autovetture, questo palloncino che scoppiava se una macchina tamponava contro un altro mezzo o se andava a sbattere contro un muro. La tutela dell’airbag è diventata ormai fondamentale.
Tutte le case automobilistiche forniscono i loro mezzi con gli airbag sia davanti, che di lato ed anche nei posti per i passeggeri. La tecnologia ha quindi innovato le sicurezze di cui avevano bisogno le vetture e con i cuscini che scoppiano possiamo di certo sottolineare che c’è stato un netto miglioramento.
Cominciamo col dire che secondo le normative europee dell’anno 2002, tutte le nuove automobili immatricolate, devono essere fornite di airbag, sia per il guidatore che per i passeggeri che trasportano. Bisogna averne due, ma non esiste ancora una legge ben precisa che obblighi il loro inserimento in una automobile.
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Bisogna considerare quindi, le cinture di sicurezza, più obbligatorie degli airbag. Infatti se non si indossano le cinture, scattano pesanti sanzioni sia per chi guida che peri passeggeri che sono nelle auto. Possiamo confermare quindi, che questi “cuscini salvavita” non causano multe da dover pagare.
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Sottolineiamo che qualora e fortunatamente un’automobile non è mai incappata in incidenti stradali, senza che gli airbag scoppiassero per sicurezza con il passare del tempo, perdono le caratteristiche chimiche che li rendono “esplosivi”, qualità che garantisce la corretta attivazione del sistema. La loro sostituzione tuttavia non viene sollecitata e le stesse case automobilistiche non considerano necessario nessun tipo di intervento.
L’airbag non è un dispositivo obbligatorio sui veicoli; se il veicolo è dotato di airbag occorre tenere allacciata la cintura di sicurezza. L’airbag non sostituisce la cintura di sicurezza, ma ne migliora l’azione protettiva impedendo che la testa o il tronco urtino violentemente contro parti interne dell’abitacolo.
Quindi, se non funziona l’airbag , come dice la sentenza n.14/2010, sarà la casa automobilistica risponde dei danni subiti dal conducente del veicolo in conseguenza del mancato funzionamento dell’airbag nel corso di un incidente stradale. Ai fini del risarcimento è necessario e sufficiente che il danneggiato dimostri di aver subito un pregiudizio causalmente connesso con l’uso del prodotto difettoso.