Il monopattino elettrico per muoversi ha bisogno di carica. La batteria serve proprio a questo, ed è fondamentale che sia trattata al meglio
Il monopattino elettrico ormai fa parte dell’arredamento delle strade urbane, cosa che non era fino a due – tre anni fa. Con il suo apparire c’è stato inizialmente un moto selvaggio, poi gli incidenti a macchine, pesoni, monopattini stessi, hanno obbligato il legislatore, sempre troppo tardi, a regolamentare la circolazione del monopattino elettrico. In particolare è stato introdotto il divieto di circolazione in più di una persona e per i ragazzi al di sotto dei 14 anni di età. E questo è valido anche per lo sharing.
Il monopattino elettrico inizialmente era un modo alternativo alla passeggiata, ultilizzato perlopiù da ragazzi e turisti delle città d’arte. Ora è diventato mezzo di spostamento vero e proprio, per andare al lavoro ad esempio, o utilizzato dai riders per fare le consegne a domicilio, in modo da muoversi svicolando tra le macchine.
Dunque dato che oltre che per scopo ludico il monopattino eletrico viene utilizzato anche per scopi utilitari, molte persone, anche in virtù degli ecoincentivi, hanno deciso di acquistarlo. E la spesa per un buon monopattino, che sia il più possibile stabile, non è affatto bassa. Per cui è bene tenerlo bene e soprattutto utilizzare al meglio la batteria, la causa principale per cui il monopattino potrebbe smettere di funzionare.
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Generalmente la batteria del monopattino elettrico dura dai tre ai cinque anni. Trascorso questo tempo ,ed esauritasi la batteria, si può scegliere se sostituirla o ricomprare direttamente un monopattino nuovo. I consigli di seguito sono per garantire una vita più lunga alla batteria: