Ecco tutti i particolari che riguardano la tassa maggiorata relativa al possesso dei veicoli con questa potenza. Di cosa si tratta
Nella tenera età dell’infanzia, i maschietti lasciano scorrere i loro piccoli modelli di automobili sulle lunghe autostrade dei pavimenti casalinghi e dei mobili, sulle colline dei braccioli di un divano o della poltrona della nonna. Di solito a rombare nella colonna sonora della piccola mente sono auto tutt’altro che portate ai sali e scendi di un reale ambiente stradale: si parla di vetture prestazionali, sportive, assetto ribassato e tanta tanta potenza (immaginaria).
Nella vita tremendamente concreta dell’adulto la visione cambia e la differenza con il bambino è ora soltanto una questione di prezzo dei giocattoli. L’acquisto di un’auto schiocca ambisesso generalmente intorno ai diciotto anni, quando nelle quattro ruote che prendono velocità scorre la volontà di autonomia, di conquistare gli spazi, le strade e i luoghi da soli, o tuttalpiù con i propri coetanei. Va bene tutto; generalmente le cilindrate si abbassano ma tutto è adeguato alla missione.
Bisogna giungere ad un’età consona ad affacciarsi nei bilanci familiari per trasformare un assoluto piacere in una contraddittoria incombenza, fatta di necessità, comodità e costi esosi. L’automobile di proprietà consente di spostarsi in città, di evitare l’aleatorietà dei mezzi pubblici e perché no, di raggiungere i posti dell’estate e le località di vacanza in totale indipendenza rispetto alle circostanze.
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Eppure, oltre ai noti costi regolari del carburante, la manutenzione assolutamente necessaria del veicolo, le priorità di un mezzo a motore richiedono di fare attenzione agli obblighi di legge che viene richiesto dallo stato di proprietà. Sono principalmente due gli step obbligatori che si incontrano nel calendario dei pagamenti dell’automobilista: la polizza assicurativa e il bollo auto. La prima è una fondamentale garanzia per non pagare in prima persona le disastrose conseguenze di un incidente, di un incendio o di un furto; la seconda è la consueta tassa sul possesso di un mezzo.
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Sebbene il veicolo resti parcheggiato a vita in garage, il pagamento della tassa è obbligatorio, effettuato una volta l’anno, entro i trenta giorni successivi alla scadenza dell’annualità. Di ecco si conosce anche la sua versione “maggiorata”: ovverosia il superbollo, che in realtà costituisce un’integrazione al bollo, pagata per le potenze superiori ai 185 kW: ad ogni kW in più il proprietario deve conteggiare un importo di 20 euro. Il conteggio può avvenire anche in base ai cavalli di potenza del motore, ma allora si dovrà dividere il valore di 1,35962 per i cavalli, appunto: l’importo totale si sommerà a quello ricavato dal bollo auto.