L’aumento multe stradali nel 2023 viene criticato dalle associazioni dei consumatori, che chiedono al Governo degli interventi immediati
Il prossimo anno si aprirà con le manovre del nuovo Governo. Che saranno improntate su una riqualificazione economica del Paese. Il premier Giorgia Meloni si dichiara soddisfatta, anche se molti capitoli del documento, a quasi un mese dalla chiusura dell’anno, sono ancora vuoti. In ogni caso si sta tentando di trovare un equilibrio tra ciò che la premier aveva promesso in campagna elettorale e le esigenze di un partito che è a capo del Parlamento. Ad esempio è in discussione la questione dell’aumento delle multe stradali. Come descritto nel Codice della Strada, ogni 2 anni le cifre delle sanzioni devono seguire l’adeguamento ISTAT al tasso d’inflazione.
Come tutti sanno, negli ultimi anni l’inflazione è alle stelle. Dunque, seguendo ciò che è scritto su carta, anche le multe dovrebbero aumentare in proporzione non inferiore all’11% a partire dal 2023. E le associazioni dei consumatori hanno fatto appello al Governo per bloccare questi aumenti.
Qualche giorno fa, il Presidente di Assoutenti, una delle associazioni dei consumatori più attiva su questo tema, ha dichiarato: “In Italia i comuni incassano ogni anno oltre 3 miliardi di euro grazie alle contravvenzioni, soldi che dovrebbero essere destinati alla sicurezza stradale coinvolgendo i cittadini, ma che spesso finiscono per coprire i buchi di bilancio delle amministrazioni locali. Ci aspettiamo che il Governo Meloni blocchi qualsiasi rincaro che andrebbe ad unico vantaggio di operazioni di cassa. Piuttosto si dissuadano i cattivi comportamenti estendendo il sistema della patente a punti anche alle infrazioni minori”.
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Ed il Governo pare che abbia ascoltato gli appelli, che sono arrivati da più parti. È arrivata la notizia che la bozza della legge Bilancio congela gli aumenti sulle multe. Nell’articolo 80 del testo provvisorio, intitolato ‘Sospensione aggiornamento biennale sanzioni amministrative Codice della Strada’, si legge: “In considerazione dell’eccezionalità della situazione economica, a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, per gli anni 2023 e 2024, è sospeso l’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, prevista dall’articolo 195 comma 3 del Codice della Strada”.