I segnali stradali possono essere rimossi o imbrattati da cittadini poco coscienziosi. La legge punisce questa condotta in modalità differenti
Il Codice della Strada prescrive l’obbligatorietà dei segnali stradali. Essi sono necessari sia alla circolazione idonea, che alla sicurezza degli automobilisti o dei pedoni. Sia la mancata presenza di cartelli dove ci sarebbero dovuti essere, che la rimozione degli stessi senza autorizzazione, è soggetto a sanzione. Che in alcuni casi può diventare reato punibile con l’arresto. I casi possono essere i più disparati.
Si prendano ad esempio due casi. Nel primo, una ditta di lavori omette di applicare l’apposita cartellonistica che segnali la presenza di lavori su tratti stradali. Questo può arrecare grave danno in primis ai lavoratori, ed anche ai veicoli circolanti. L’incolumità sulla strada è a rischio. Nell’altro caso si prenda come esempio un cittadino che decida di imbrattare o rimuovere un segnale stradale. Egli diventa passibile di multa, o anche di arresto, anche se la condotta non ha portato ad alcun sinistro stradale.
Anche in questo caso, il legislatore prende in esame qual è l’eventualità. Si ribadisce che anche in assenza di conseguenze, la rimozione o l’imbrattamento di segnali stradali sono di per sé una trasgressione. Ma non tutti i segnali stradali sono considerati uguali. Difatti alcuni sono necessari alla regolazione della circolazione, come ad esempio il segnale di incrocio o di precedenza, altri sono degli avvisi, come ad esempio la presenza di un dislivello su strada.
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E questo fa la differenza. Se si imbratta o rimuove un segnale stradale che può comportare un sinistro stradale, anche grave, come la cartellonistica degli incroci o dela regolazione dei sensi di marcia, rischia l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 516 euro. Stesso discorso chi spegne l’illuminazione pubblica. Questi casi diventano reato perché si mette in pericolo la pubblica incolumità.
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Se invece si rende non più visibile un cartello stradale che norma ad esempio il parcheggio, o un dislivello, o qualunque altra cosa che non sia di pubblica sicurezza, non si tratta di reato, ma è prevista in ogni caso la sanzione da 41 a 169 euro.