Il biglietto per parcheggiare sulle strisce blu può essere reperito in diverse modalità. Le nuove tecnologie consentono delle facilitazioni
Come è noto a tutti gli automobilisiti, le strisce blu servono per limitare gli spazi di parcheggio a pagamento. Le regole sono comunali. Tuttavia esistono delle norme generali. Ad esempio, i disabili, fino a poco tempo fa potevano parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu solo in alcuni comuni. A seguito di numerose pressioni da parte della società civile e di associazioni di consumatori, la norma è stata uniformata per tutta Italia. I disabili con cartellino riconoscibile apposto sul veicolo possono parcheggiare sulle strisce blu senza pagare il ticket. Anche le fasce orarie ed il costo orario del pagamento sulle strisce è a discrezione del Comune.
Generalmente il ticket per le strisce blu si paga nelle ore diurne e nei giorni feriali. Con delle eccezioni. Le zone molto turistiche lo precedono anche per la domenica ed i festivi. Le aree metropolitane con particolare addensamento di persone, la cosiddetta movida, possono introdurre il parcheggio a pagamento anche di notte, di solito fino alle 3.
Strisce blu, come si paga il ticket
Rispetto all’anno che sta per terminare, non sono previste grosse modifiche sul pagamento del parcheggio sulle strisce blu. Si paga in tutte le aree delimitate dal colore blu negli orari definiti dal cartello che precede le strisce. Al di fuori di questi orari, si può parcheggiare gratuitamente. Per pagare, ci sono i famisi parchimetri, dove segnando l’orario fino a cui si intende rimanere in sosta, si può corrispondere la cifra prevista attraverso pagamento in contanti o con bancomat e carta di credito. Per evitare che alcuni automobilisti si ‘scambino’ il ticket, che deve essere apposto sul veicolo, da qualche anno a questa parte nel parchimetro è necessario inserire anche la targa del veicolo, per rendere personalizzato il pagamento.
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I residenti possono chiedere l’esenzione gratuita dal pagamento delle strisce blu nell’area intorno al domicilio. Inoltre la tecnologia facilita il pagamento. In alcune città è possibile pagare tramite app senza dover cercare il parchimetro, talvolta difficilmente raggiungibile o guasto. Ma è un servizio a discrezione del Comune.