Quali sono le normative che devono seguire le persone daltoniche per la guida di un autoveicolo, cosa dice il Codice
Il daltonismo è un’alterata percezione dei colori. Non tutti i tipi di daltonismo sono identici dipendono dalla sensibilità nella percezione di uno dei colori primari cioè blu, rosso e verde. Qualora il difetto riguardi il giallo e il blu si parla di tritanopia. SE invece sono interessate le sfumature di verde e di rosso l’anomalia si dice protanopia o deuteranopia: il 90% dei daltonici soffre delle ultime due disfunzioni.
Il daltonismo è largamente diffuso tra la popolazione adulta, ma qual è l’incidenza sui guidatori di veicolo? Il daltonismo, ma più in generale le difficoltà nella vista sono una questione di sicurezza per sé per gli altri alla guida.
Cosa dice il Codice della Strada sulla guida per le persone daltoniche
A determinare la capacità visiva e quindi la possibilità di condurre un mezzo, concorrono 2 elementi importanti la precisione della vista e l’estensione del campo visivo binoculare. La prima si misura leggendo una tabella di numeri e lettere da una distanza di almeno 4 metri e si indica in decimi. La seconda deve permettere una visione orizzontale di almeno 120 gradi e una verso e verso il basso di 20 gradi, mentre verso sinistra e destra di 50 gradi.
Se questi parametri determinano la possibilità di guidare, il Codice della Strada non indica una norma precisa per il daltonismo. Un’indicazione esiste nell’articolo 322 quando la norma afferma che per ottenere, rinnovare la patente di guida bisogna distinguere con esattezza i colori della segnaletica stradale. Nell’articolo si parla di patente di categoria C, D, E. Ma le direttive europee non parlano del daltonismo come menomazione che impedisca la guida.
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Esiste quindi confusione sulla materia, quindi è sempre il medico che effettua il controllo visivo a valutare se il daltonico è idoneo alla guida. Se i colori sono certamente importanti per la guida di un mezzo, ci sono altri modi per riconoscere con sicurezza la segnaletica stradale. Per esempio la posizione delle luci in un semaforo, rosso in alto, giallo in mezzo e verde in basso.
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Un discorso simile per la segnaletica verticale, dove oltre i colori sono decisive forme e dimensioni. Quindi è sempre il medico a definire la capacità visiva di un soggetto affetto da daltonismo e a indicare divieti e obblighi. Ricordando infine che i guidatori daltonici in Italia sono circa 2 milioni.