Non è un’eventualità augurabile perdere un documento. Specialmente la patente che serve per guidare. Cosa fare in caso di smarrimento
La patente di guida in Italia è un documento di riconoscimento a tutti gli effetti che nella maggior parte dei casi si può esibire per l’identificazione. Dunque, in caso di smarrimento o furto, è un doppio problema. Sia perché finché non se ne ha una copia non è consigliabile guidare, e sia perché qualcuno potrebbe appropriarsi della propria identità. Ed anche se per poco tempo ci possono essere delle conseguenze spiacevoli. Durante un controllo da parte delle Forze dell’ordine si è obbligati ancora a mostrare la patente di guida. Anche se con un altro documento di identità la Polizia stradale può facilmente reperire in tempo reale la patente e la legittimità alla guida.
Ma fino a che l’obbligo non verrà abolito, si deve portare la patente sempre con sé. In caso contrario si rischia sanzione salata. In caso di smarrimento si può esibire un certificato sostitutivo rilasciato dalle Autorità a seguito della denuncia di smarrimento.
Se si perde la patente dopo il furto del portafogli, ci si deve recare immediatamente presso un commissariato o una stazione dei Carabinieri per la denuncia. Anche in caso di smarrimento ci si deve recare presso una stazione di comando. Questo perché la patente di guida è a tutti gli effetti un documento, e lo smarrimento deve essere segnalato. Sia per bloccare eventuali appropriazioni indebite, e sia per avviare la procedura di riassegnazione della patente. Che però richiede un po’ di tempo.
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A seguito della denuncia di smarrimento, viene rilasciato un certificato sostitutivo, con il quale si può circolare in attesa della nuova patente. Contenstualmente, o in seguito alla denucia, si devono avviare le pratiche per richiedere il duplicato presso la motorizzazione civile.
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Se al momento della denuncia la patente risulta duplicabile, si deve: