Cosa succederà il prossimo anno con le multe auto, quale decisione è arrivata con la legge di bilancio ecco i dettagli
Cosa aspetta gli automobilisti nel prossimo anno sul versante delle sanzioni amministrative? Le multe fanno parte della vita di ogni automobilista e prima o dopo incorrere, anche involontariamente, in una sanzione capita a tutti. Gli importi variano e se l’infrazione è particolarmente grave la somma può essere veramente consistente.
In più anche le sanzioni stradeli (articolo 195, comma 3 del Codice della Strada) sono sottoposte alle rimodulazioni biennali dovute alla rivalutazione degli indici dei prezzi al consumo dei prezzi per le famiglie. Quindi il rischio concreto che a un’impennata inflazionistica corrisponda la crescita delle multe non è affatto remoto. L’ultima rivaltazione risale al 2020, questi ritocchi sono a scadenza biennale, e in quell’occassione le multe furono addirittura dello 0,2%. Segnale di un’inflazione estremamente bassa in quel periodo.
Cosa succederà nel 2023 con le multe auto
Viste le premesse, un’inflazione a due cifre, oltre l’11%, c’era il pericolo un incremento assai gravoso sulle spalle degi automobilisti. Le stime parlavano addirittura di una crescita pari al 15,6% per il biennio precedente. Un vero e proprio salasso per gli automobilisti italiani. Tuttavia la legge di bilancio appena approvata ha sospeso fino al 2024 gli aumenti.
Quindi valutando l’eccezionalità delle situazione economica gravosa il provvedimento di aggiornamento biennale degli importi delle sanzioni è stato sospeso. Per tutto il prossimo biennio dunque niente adeguamenti delle multe. Una notizia confortante che evita ulteriori aggravi sulle spalle degli automobilisti.
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La decisione di rinviare i ritocchi sulle sanzioni non influirà sui bilanci delle amministrazioni locali, in quanto come affermato nella relazione tecnica che accompagna la legge di bilancio, le entrate derivanti dalle contravvenzioni hanno un carattere eventuale e aleatorio, che non si può prevedere a priori. Quindi secondo i relatori, non si saranno nuovi oneri per la finanza pubblica centrale e locale.
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La decisione del rinvio degli adeguamenti non può che essere positiva, considerando l’ondata di rincari che potrebbero colorare di rosso i bilanci degli automobilisti dalla benzina alle assicurazioni, dagli accessori alla manutenzione. Quindi comunque un 2023 che si prospetta complicato, ma che almeno sul piano delle sanzioni amministrative non riserverà sorprese ancora più negative per gli automobilisti.