Lo smog non dà tregua a Milano, l’aria della città lombarda è inquinata a livelli preoccupanti, il 2022 un anno da dimenticare
Le condizioni dell’aria nel capoluogo lombardo sono peggiorate rispetto gli ultimi anni e il 2022 si dimostra il peggiore dello scorso quinquennio. I dati sono riportati dall’Arpa della Lombardia (Agenzia regionale per la protezione ambientale). In un contesto ambientale sotto stress in tutta Italia, segnato dall’anno più caldo del secolo, con una siccità che nel Nord della penisola è durata per diversi mesi questa notizia non può che essere preccupante.
La situazione della città lombarda è sicuramente caratterizzata da elementi locali ma è un dato che potrebbe riguardare altre realtà urbane italiane. Le condizioni climatiche degli ultimi mesi non hanno di certo contribuito a migliorare lo stato della qualità dell’aria nel Nord Italia, ma la questione ambientale e l’inquinamento delle grandi città è abbastanza comune.
Secondo i rilevamenti dell’Arpa della Lombardia per 91 giorni è stato superato il limite massimo di concentramento di del Pm10 in special modo nei mesi tra gennaio e marzo e tra ottobre e dicembre. Un aumento cospicuo rispetto ai 61 giorni registrati nel corso del 2021. E molto al di là dei limiti indicati dalle direttive della Comunità Europea in 35 giorni.
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Questi dati appaiono in generale migliori a quelli di una ventina di anni fa, quando le giornate fuorilegge erano addirittura 150, ma ha segnato un’inversione di tendenza nel miglioramento registrato recentemente. Le condizioni di traffico sono peggiorate nonostante le limitazioni alla zone centrali di Area C e Area B e imezzi di trasporto pubblico, nonostante gli sforzi dell’amministrazione Sala, vengono utilizzati sempre meno dai milanesi per il loro spostamenti.
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A peggiorare sono i livelli del percolato e delle polveri sottilissime (Pm2,5) in quasi tutte le centraline di monotoraggio della città in centro come in periferia. La concentrazione degli inquinanti registrata mediamente, in particolare le polveri sottili, in tutto l’anno, che non dovrebbe oltrepassare i 40 microgrammi per metro cubo, è in continuua crescita: nel 2017 si è fermata alla soglia dei 40 e nei due anni seguenti è diminuita a 35, per poi riaumentare a 36 nel 2020, a 37 nel 2021 e, infine, a 39 del 2022.