Sono diverse le vittime della truffa dello specchietto, e continuano ad aumentare. Un modo semplice per raggirare l’automobilista malcapitato
La storia è molto semplice. Tanto quanto lo sono quelle di tutte le truffe. Non servono maghi o borseggiatori professionisti per diventare malfattori, a volte basta puntare sulle debolezze psicologiche o sulla paura delle delle persone. Ed il gioco è fatto. Peccato che il ‘gioco’ sia illegale, e che si può subire denuncia penale. Anche perchè al giorno d’oggi, con tutte le telecamere di sorveglianza di esercizi commerciali ed istituti di credito, non è difficile recuperare le immegini del truffatore. Molto utilizzata è la cosiddetta truffa dello specchietto, che ha mietuto molte vittime tra Roma e Napoli.
A volte anche per imitazione, come quella del Bancomat, che dopo essere stata raccontata dai giornali ha moltiplicato i suoi tentativi. La truffa dello specchietto è semplice. Basta un bastone, una macchina, e molta faccia tosta.
L’ultimo tentativo per portare a termine la truffa dello specchietto è stato intrapreso a Napoli. Ma stavolta non è andato a buon fine. Generalmente, i malfattori accostano un veicolo, gli tirano un sasso o un colpo con un bastone, e poi urlano che l’altro veicolo gli ha rotto lo specchietto (che invece era già precedentemente danneggiato). A quel punto minacciano l’automobilista o a volte sono molto gentili, dipende dalla strategia psicologica, e chiedono di andare adun bancomat per ritirare in contanti due – trecento euro e risolvere subto la questione. E spesso ci riescono, specialmente se il tutto avviene di notte e la vittima ha timore di altre rappresaglie.
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Mentre altre volte no. come nel caso di un giovane 19enne di Napoli. Una citycar gli si è affiancata ed il guidatore ha urlato: “Mi hai rotto lo specchietto! Mi devi dare 200 euro subito“. Ed ha invitato il 19enne a recarsi presso un ATM per prelevare. Di fronte alla richiesta del ragazzo di contattare l’assicurazione, il 29enne si è rifiutato. La vittima si è insospettita ed ha chiamato il padre, che si è recato sul posto con i carabinieri, che a loro volta hanno denunciato i malfattori per tentata truffa ed estorsione.