Lo sciopero dei benzinai è in corso. La benzina, diesel e Gpl scarseggierà per le prossime 48 ore. Sarà possibile fare rifornimento da qualche parte?
Se ne è parlato tanto e si continuerà a parlarne. Lo sciopero dei benzinai, che interromperà il flusso di carburante erogato agli automobilisti, indifferentemente benzina, GPL e diesel. Dal 19 di gennaio è in corso una trattativa con le sigle che rappresentano i gestori delle pompe di benzina. È il Ministero delle Imprese e del made in Italy ad essere incaricato di tale trattativa. Facendo un passo indietro, si possono mettere in evidenza i punti cardine della vicenda. Con la Legge Bilancio 2023 il Governo ha deciso lo stop delle accise per benzina, diesel e GPL. Di conseguenza i prezzi dei carburanti sono tornati alle stelle. E gli automobilisti come fanno a proteggersi da eventuali speculazioni?
La Legge Bilancio ha pensato anche a questo. È stato istituito l’obbligo di esporre affianco al prezzo di benzina praticato, anche quello medio, con aggiornamenti giornalieri. Dopo la terza omissione da parte dei benzinai scatta la sanzione e la sospensione dell’attività per diversi giorni. E la questione della sanzione i gestori delle pompe di benzina non l’hanno proprio mandata giù, al punto da mettere a punto uno sciopero, che inizialmente doveva essere di 60 ore, poi ridotto a 48.
Come tutti, lo sciopero è volontario, dunque le pompe di benzina che non aderiranno alla protesta potrebbero rimanere aperte, specialmente quelle direttamente dipendenti e siglate dalle aziende di distribuzione del carburante. Intanto, grazie alla trattativa che riduce la sanzione e la fa applicare dopo la terza omissione, lo sciopero potrebbe essere confermato per un solo giorno. I rappresentanti dei distributori di benzina sono parzialmente soddisfatti della trattativa in corso, solo che è troppo tardi per revocare lo sciopero.
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La presidenza nazionale Faib Confesercenti ha dichiarato:“La presidenza nazionale Faib Confesercenti, riunita d’urgenza, a seguito dell’incontro con il ministro Urso ha valutato e ritenuto positive le aperture presentate e già formalizzate con un emendamento al decreto legge”. L’auspicio è di ridurre al massimo i disagi per i cittadini, che potrebbero essere fortemente penalizzati da questo sciopero, anche se di un solo giorno.