Partito lo sciopero nazionale dei distributori che coinvolge varie sigle di categoria, ma c’è chi resterà aperto
Lo sciopero dei benzinai è iniziato nella giornata del 24 e si concluderà alle ore 19 del giorno 26, (alle ore 22 sulle autostrade) coinvolgendo tutti gli impianti su rete ordinaria e autostradale, inclusi i self service. L’adesione è massiccia e i disagi per gli automobilisti notevoli, ma la legge prevede che alcuni impianti debbano restare aperti per garantire la possibilità di spostamento ai cittadini.
Infatti ogni 100 chilometri un distributore deve rimanere disponibile per le vetture, quindi non solo lungo la rete autostradale sarà possibile incontrare una stazione di servizio aperta, anche all’interno delle città è prevista questa possibilità. Lo sciopero è stato proclamato per protestare contro il decreto del governo che prevede nuove regole di trasparenza sul prezzo dei carburanti e sanzioni per gli inadempienti. Decisione che, secondo gli organizzatori dell’agitazione, nasconde le responsabilità governative.
Chi resterà in servizio nonostante lo sciopero dei benzinai
Il servizio è ritenuto essenziale per i cittadini quindi la legge prevede che in caso di sciopero resti aperto e in attività almeno il 50 per cento dei distributori totali presenti in una determinata area. Si seguono solitamente i numeri presenti durante le turnazioni dei giorni festivi con aperture degli impianti del tutto automatizzati.
Per le autostrade il discorso è diverso, a rimanere in servizio sono le stazioni che resterebbero aperte rispettando la turnazione con un numero prevedibile di 179 aree di rifornimento sulle 477 totali lungo i tratti interessati e con l’apertura di almeno una di esse ogni 100 chilometri, secondo quanto chiaramente previsto dalla legge. Inoltre va segnalato che non tutte le stazioni aderiranno all’agitazione.
Leggi anche: Quanto costa l’acquisto di un singolo camion?
Infatti la Associazione nazionale gestori autonomi carburanti (Angac), ha deciso di non partecipare allo sciopero indetto dalle altre sigle di categoria Federazione autonoma italiana benzinai (Faib), Federazione italiana gestori impianti stradali carburanti (Figisc) e Federazione gestori impianti carburanti e affini (Fegica) che rappresentano circa il 70 per cento dei gestori di impianti.
Leggi anche: Come si diventa un carrozziere?
In alcune Regioni sono stati comunicati gli impianti in funzione come per esempio in Emilia Romagna con aperture lungo autostrade, tangenziali e raccordi, in Lombardia, in Trentino Alto Adige e in Toscana. Ma impianti aperti si trovano in tutte le regioni italiane lungo le autostrade e le strade principali.