Può capitare di andare a prendere l’auto e trovarla danneggiata. Come comportarsi? Si possono chiedere i ricarcimenti danni?
Uno degli incubi peggiori degli automobilisti che parcheggiano l’auto in strada. Svegliarsi la mattina, andare a prendere la macchina e trovare l’auto danneggiata, in maniera più o meno grave. Dallo specchietto rotto all’auto rigata o il paraurti ammaccato, e nessun segno del colpevole e nessun testimone. Se questo fattaccio accade di giorno, si può controllare se qualcuno abbia visto qualcosa, ma di notte, ed a ore di distanza, è piuttosto diffcile. Innanzitutto si può controllare se nelle vicinanze ci sono telecamere di sicurezza, magari di negozi o banche. In quel caso, in seguito ad una denuncia, le Forze di Polizia possono chiedere la visione dei video e forse si può identificare la targa del veicolo colpevole.
In ogni caso, se si vuole avere anche la minima speranza di risarcimento per l’auto danneggiata, si deve fare la denuncia presso le autorità, ovvero Polizia o Carabinieri, a carico di ignoti. Grazie a telecamere o domande ai vicini, si potrebbe risalire al colpevole ed ottenere risarcimento dall’assicurazione.
La prima cosa che si deve verificare, dopo aver sporto denuncia e assolto tutta la burocrazia, è controllare se la propria assicurazione auto è coperta da atti vandalici. In questo caso il risarcimento si può chiedere alla propria assicurazione. Solo che è un tipo di polizza che costa di più della normale Rc auto base, che copre solo per danni a cose e persone derivanti da sinisrtri. Tuttavia i guidatori più prudenti inseriscono anche la polizza per incendio e firto ed anche per atti vandalici. In questo caso si è coperti. Si deve allegare la domanda di rimborso alla denuncia e portarla alla compagnia di assicurazione, che provvederà a far visionare il veicolo danneggiato ad un perito, il quale in seguito redigerà una stima ed invierà il preventivo alla compagnia.
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Nel caso in cui invece il danno avviene in un garage custodito, a pagare sarà l’assicurazione del garage, nello specifico il proprietario, poiché si instaura un contratto di deposito regolato dall’art. 1766 e seguenti del codice civile.