Quando non si deve versare il bollo della moto, ecco quali sono i vari casi previsti dalla normativa vigente
Il bollo è una tassa che riguarda tanto gli automobilisti che i possessori di moto. Non si paga sulla circolazione del mezzo, quanto proprio sul suo possesso a prescindere dalla presenza in strada con delle eccezioni che riguardano alcuni mezzi. A questo proprosito va ricordato che il bollo è una tassa regionale cioè è la Regione a definire i dettagli del pagamento con le varie regole da rispettare per quanto attene a importo, termini, modalità ed esenzioni.
Anche per quest’ultimo aspetto le varie regioni adottano regolamenti diversi che tengono conto tra l’altro delle condizioni ambientali del territorio e delle sue esigenze. Quindi è alle regioni che si deve far riferimento per i dettagli della normativa.
Tra le categorie esentate dal pagamento ci sono i disabili definiti dalla legge 104. L’agevolazione è riconosciuta, esclusivamente per un unico veicolo, alla persona disabile e a colui cui risulta essere a carico dal punto di vista fiscale. A essere esonerate solo le motocarrozzette a 3 ruote e i motoveicoli a tre ruote per trasporto promiscuo o per usi specifici (esclusi i mezzi a due ruote e i sidecar).
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A non pagare il bollo sono anche i mezzi di interesse storico (iscritti negli specifici registri ASI, FMI, Storico Fiat, Lancia e Alfa Romeo), cioè quelli immatricolati da almeno 30 anni che non sono adibiti all’uso professionale. Per le due ruote immatricolate tra i 20 e i 29 anni esiste la possibilità di sconto sul bollo del 50%. Tuttavia il taglio è ottenibile solo se la moto ha un Certificato di Rilevanza Storica, emanato dalla Federazione Motociclistica Italiana (FMI) o da uno degli altri registri storici ufficiali.
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Hanno esenzioni anche le due ruote usate dai Corpi armati civili e militari dello Stato e della Protezione civile, con le targhe di riconoscimento. Infine a godere delle esenzioni sono le moto elettriche poiché a zero emissioni di inquinanti. In genere questi mezzi godono della riduzione per i primi 5 anni dalla data di immatricolazione e successivamente di sconti sull’importo da versare. Questa agevolazione è estesa in quasi tutte le regioni, ma occorre far riferimento alle norme locali per averne la certezza.