L’ammontare della contravvenzione per sosta in posto riservato a disabili, ecco quanto si paga per questa infrazione
Parcheggiare in un posto riservato a disabile è un’infrazione grave. Oltre a scarsa sensibilità, rispetto e senso civico dimostra anche poca attenzione all’aspetto pecuniario della cosa. Si tratta infatti di un comportamento punito severamente, con sanzioni amministrative consistenti. Si rischia anche la denuncia per violenza privata.
Non solo il Codice della Strada regola la questione, ma anche specifiche leggi statali. I Decreti Presidente della Repubblica 495/1992 e 151/2012 riconoscono il diritto ad avere uno spazio di sosta personalizzato a chiunque sia riconosciuta la condizione di disabilità con capacità di movimento limitata. La segnaletica orizzontale è contraddistinta dal colore giallo con il cartello di sosta riservata ai disabili.
Se sul cartello di sosta è indicato il numero della targa con gli estremi dell’autorizzazione del Comune, il posto in questione è strettamente riservato al titolare del veicolo (contraddistinto anche dall’apposito contrassegno per i disabili con capacità motoria compromessa e per i non vedenti, sul parabrezza). Oltre alla sosta nei posti riservati è vietata anche la fermata, ed è bene ricordarlo.
L’articolo 188 del Codice della Strada punisce con multe da 168 a 672 euro chi occupa e parcheggia negli spazi riservati ai disabili. Inoltre si rischia anche la perdita di 6 punti dalla patente. Viene punito anche chi parcheggia nelle vicinanze di un posto riservato se impedisce l’accesso alla vettura. Si ricorda che vengono sanzionati anche gli automobilisti cha lasciano la vettura nelle davanti gli scivoli nei marciapiedi, impedendone l’uso.
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Alcune sentenze della Corte di Cassazione hanno indicato che parcheggiare in un posto riservato ad un disabile configura il reato di violenza privata, impedendo di fatto al soggetto di utilizzare lo spazio a lui riservato. Quindi occupare uno spazio riservato con tanto di autorizzazione crea i presupposti di un comportamento penalmente rilevante e i rischi per il colpevole sono gravi.
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Una condotta che limita la libertà morale di chi ha diritto al parcheggio riservato è punita con una detenzione fino a 6 anni, secondo l’articolo 610 del Codice penale. Si tratta quindi di un’infrazione che comporta pene severe per il trasgressore e che trova poche giustificazioni.