Quanto si rischia in casi omicidio stradale, le aggravanti e le situazioni che sono delineate dalla legge in vigore
Il reato di omicidio stradale è stato introdotto in Italia con la legge 41 del 2016 per tentare di contenere attraverso un’inasprimento della pena, gli incidenti automobilistici che causano morti per comportamenti gravemente pericolosi. Purtoppo quando si parla di decessi sulle strade si delinea una vera e propria strage.
Le cause vanno da comportamenti personali rischiosi mentre si è alla guida, come l’assunzione di alcolici e sostanze stupefacente che inibiscono i riflessi, all’inosservanza delle regole di circolazione dettate dal Codice della Strada con conseguenze mortali per passeggeri, pedoni e altri soggetti coinvolti lungo le carreggiate. Ma qual è l’articolo del Codice che regola i comportamenti puniti con l’arresto?
Gli articoli che definiscono il reato di omicidio stradale sono il 589-bis e 589-ter del Codice penale, con pene, per chi causa la morte di altri con colpa mediante la violazione delle regole dellla circolazione, dai 2 ai 7 anni di carcere. Ma ci sono anche delle aggravanti che rendono la pena ancora più severe. Si parla di chi guida in stato di ebbrezza alcolica (tasso alcolemico superiore a 1,5 grammo su litro di sangue) o sotto l’effetto di stupefacenti causando la morte di altre persone. La pena in questo caso va dagli 8 ai 12 anni di reclusione
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Altre aggravanti si hanno:
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La fuga, la guida senza patente, senza assicurazione rendono la pena ancora più dura per il colpevole. L’arresto è facoltativo in qualsiasi situazione, anche se ci si ferma a prestare soccorso. Ma diventa arresto obbligatorio in flagranza se in presenza delle aggravanti che sono punite con la reclusione da 8 a 12 anni.