Autovelox, questo dettaglio può far annullare la multa

È successo a Prato. Il Tribunale locale aveva prima confermato la sanzione per eccesso di velocità registrata dall’autovelox. La corte di Cassazione l’ha annullata

Autovelox (Foto Pixabay – dcmotori.it)

L’autovelox è uno dei modi per registrare la velocità di un veicolo. A differenza del tutor, che si trova solo su tratti autostradali, e che fa la media della velocità di un veicolo in una tratta con due punti distinti, l’autovelox fa u calcolo tra secondi trascorsi e spazio, arrivando così immediatamente alla velocità precisa del veicolo. Ed in questo caso, anche senza contestazione immediata, un flash viene scattato. E questo significa che dopo poco arriverà una multa salata a casa, con possibili sanzioni accessorie, dipendentemente dalla quantità di velocità in eccesso. È prevista la decurtazione dei punti della patente e la sospensione in caso di recidiva.

Dunque la sanzione è decisamente penalizzante. Il nuovo Codice della Strada ha inasprito le sanzioni per guida pericolosa. dunque eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza ed utilizzo del cellulare alla guida. Questi tre fattori sono stati i principali responsabili di incidenti gravi, anche mortali, negli ultimi anni. E l’autovelox, in quanto strumento non solo di sanzionamento ma anche di prevenzione, è piuttosto efficace.

Autovelox, la sentenza della Corte di Cassazione

Autostrada (Foto Pixabay – dcmotori.it)

La Corte di Cassazione è chiamata a rispondere a sentenze che non hanno soddisfatto la parte. Difatti una sua decisione supera in termini di priorità quella dei tribunali regionali. Ed è ciò che è successo a Prato. Un uomo ha ricevuto una sanzione per eccesso di velocità registrato dall’autovelox. Egli ha fatto ricorso presso il Tribunale di Prato, il quale ha sottoscritto la sanzione. A questo punto, senza perdersi d’animo, l’uomo di Prato ha assoldato una schiera di avvocati e si è rivolto direttamente alla Corte di Cassazione, la quale, dopo lungo ragionamento, ha accolto l’istanza dell’uomo. La sanzione è stata ritenuta illegittima, e dunque annullata.

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Cos’è successo? Sostanzialmente il cavillo riguarda la definizione che il Codice della strada, ed in quanto tale soggetta alle sue regole. “Un percorso urbano a scorrimento presenta carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata destra e marciapiede, eventuali intersezioni a raso semaforizzate ed aree di sosta estranee alla carreggiata”.

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Anche in assenza di una di queste condizioni non si può definire strada. Dato che Viale Leonardo da Vinci di prato, la strada della multa, non presentava tutte queste caratteristiche, era invalidata come strada, e dunque le sanzioni comminate su di essa non sono valide.

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Giuliana N