Il super bollo è destinato esclusivamente ad una certa tipologia di auto. Quali sono i requisiti che fanno diventare il bollo la versione super
Chi ha delle auto particolari, oltre al costo iniziale particolarmente alto, e le spese di mantenimento, incluso il carburante, deve mettere in conto anche quello che viene chiamato il super bollo, ovvero l’importo del bollo auto inizialmente raddoppiato o quasi. Il bollo auto è un’imposta decisa al livello nazionale, che però ha la gestione regionale. A determinarne l’importo, oltre la quota che dipende dalla regione, anche la classe ambientale e la cilindrata del veicolo. Difatti chi ha acquistato una nuova auto elettrica o ibrida per i per i primi cinque anni non paga l’imposta. Per le elettriche è richiesta l’esenzione perenne.
Mentre può essere esentato dal pagamento del bollo auto chi ha una disabilità motoria certificata. Questo rientra nei vantaggi sul veicolo che dà la Legge 104. Chi ha auto con determinate caratteristiche di potenza e di cilindrata, deve invece pagare il doppio dell’importo, quello che comunemente viene chiamato super bollo. La proposta da molte parti è di abolirlo, tuttavia la discussione è ancora aperta e non si sono prese decisioni in merito.
Sostanzialmente il super bollo è un’importo maggiorato, ed anche raddoppiato del bollo auto per le macchine di lusso e con un’alta cilindrata. È il conteggio di quest’ultima a delimitare chi paga il bollo auto semplice e chi la maggiorazione. Il superbollo è stato introdotto con l’Articolo 23 del Decreto Legge n.98 del 2011 e accentuato dal Governo Monti con l’introduzione dell’Articolo 16 del Decreto Legge n. 201 del 2011.
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Sostanzialmente chi paga il super bollo sonoi proprietari di auto sportive e di lusso, dunque una porzione molto limitata di automobilisti. Il super bollo scatta con potenza superiore a 185 kW, corrispondenti più o meno a 251 cavalli. La maggiorazione del super bollo dipende dall’immatricolazione. Per i primi 5 anni dopo l’immatricolazione la maggiorazione si paga del 100%, dunque il doppio, poi scende al 40%, poi torna al 70% del totale a partire dal decimo anno dall’immatricolazione. In seguito diminuisce dell’85% sul totale a partire dal quindicesimo anno, e infine si annulla dopo venti anni dall’immatricolazione veicolo.