Codice della strada

Cosa si rischia nel guidare una moto coi fari rotti

Ecco cosa dice il Codice della Strada riguardo ai dispositivi di illuminazione di una moto, guidare senza quali conseguenze

Motocicletta (Foto Adobe – dcmotori.it)

Guidare una motocicletta senza illuminazione è francamente un azzardo. Talvolta le carene previste per le due ruote da competizione su pista non prevedono fari e illuminazione, ma naturalmente si tratta di situazioni particolari. La stragrande maggioranza dei motociclisti usa il suo mezzo su strade urbane e extraurbane e in questi contesti valgono le regole del Codice della Strada che regolano la circolazione di tutti i veicoli e di tutti gli altri utenti (ciclisti e pedoni).

Inoltre esiste una differenza sostanziale tra motoveicoli (ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli) e autovetture che riguarda proprio l’uso dei dispositivi di illuminazione disposta proprio dal Codice della Strada.

Moto e dispositivi di illuminazione

Motocicletta (Foto Adobe – dcmotori.it)

Si può iniziare subito dalla distinzione accennata. Il Codice della Strada con l’articolo 152  prescrive che tutti i veicoli a motore fuori dai centri abitati hanno l’obbligo dell’uso di luci di posizione, di anabbaglianti e di luci della targa. Ma, è questa è la grande differenza, ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli questo obbligo vale anche nei centri abitati.

Si possono usare le luci diurne in condizioni di buona visibilità e, naturalmente di giorno. Altrimenti dopo il tramonto, in condizioni di scarsa visibilità, nelle gallerie eccetera sono obbligatorie luci di posizione o gli anabbaglianti. La multa in caso di infrazione va da 41 a 169 euro. Per le trasgressioni commesse dopo il tramonto la sanzione va  da 42 a 173 euro con il taglio di 1 punto dalla patente, 2 per i neo patentati.

Leggi anche: Cosa è sempre vietato fare in autostrada

Comunque ormai su ciclomotori e motocicli fabbricati negli ultimi anni, l’accensione delle luci diurne è automatica, quindi la loro assenza dipende in genere da un guasto o da un danneggiamento. Ma si può viaggiare in moto con i fari rotti? La risposta è no. Secondo l’articolo 72 del Codice della Strada tutti i veicoli a motore, compresi i motoveicoli, devono essere equipaggiati, tra l’altro, con dispositivi di illuminazione e di segnalazione visiva.

Leggi anche: Cosa rischia chi danneggia un’auto con atti vandalici

Va da sé che devono essere integri, quindi chiunque manchi di questi dispositivi, o se presenti non conformi alla legge, rischia la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 87 a 344 euro . Quindi meglio riparare al più presto i fari della moto per evitare multe.

Published by
L Maggio