Di seguito qualche valutazione sull’andamento dei prezzi alle pompe di benzina e diesel per le prossime settimane
Cosa indicano le rilevazioni dei prezzi di benzina e diesel? La tendenza degli ultimi giorni è al ribasso sia per benzina che per diesel. Quest’ultimo anzi si riposiziona su prezzi più convenienti della benzina di qualche centesimo. Sembrerebbe evitato il pericolo di rincari causati dalle conseguenze negative dello stop all’ingresso in Europa di idrocarburi raffinati provenienti dalla Russia, partito il 5 febbraio, in special modo proprio sul gasolio.
Mercoledì 23 i prezzi medi della benzina si attestano a 1,861 euro a litro self service e a 2,002 euro al servito, mentre il diesel si parla di 1,831 euro a litro self service e a 1,975 euro al servito con una tendenza che conferma l’andamento dei giorni scorsi di una lenta discesa.
Ci sono le prime possibilità per un ritorno dei prezzi precedenti al conflitto tra Ucraina e Russia sui mercati internazionali. Infatti le quotazioni del petrolio segnalano cifre più basse dell’ultimo anno con il Brent a 84 dollari al barile e il Wti a 77, dopo aver stazionato ambedue oltre quota 100 dollari a lungo, con prezzi di 124 dollari, per gran parte dell’ultima stagione estiva.
Le speranze, a questo punto, sono per un ribasso di benzina, diesel e GPL. E si ritiene possibile anche un calo per il prezzo del metano, vista la diminuzione della materia prima nelle valutazioni internazionali, pur restando attualmente ancora un po’ costoso. Quindi secondo alcuni analisti del mercato ci sono concrete possibilità per una diminuzione dei prezzi della materia prima con conseguenze positive per i consumatori, nel medio periodo.
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In particolare per il diesel potrebbe rivelarsi molto efficace la politica di stoccaggio di gasolio, con scorte molto alte, effettuata proprio in vista dell’embrago alla Russia. In più l’inverno non particolarmente freddo a consentito un taglio dei consumi e quindi un contenimento dei prezzi. La fine del periodo invernale di solito corrisponde a una fase in cui la domanda di gasolio tende a diminuire, a differenza invece della benzina.
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Quindi le speranze sono per un ribasso se non ci saranno scossoni sulla scena internazionale, va ricordato infatti che in Europa stanno giungendo anche i primi carichi dalla Cina che dalla fine del 2022 ha incrementato le sue esportazione di gasolio con un effetto positivo sui prezzi.