Una panoramica della presenza delle colonnine auto elettriche nella penisola, qul è la dislocazione per regione
La discussione sul mercato delle vetture elettriche in Italia si è ravvivata dopo le dichiarazioni del ministro all’Ambiente dell’Ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin. Questi ha affermato l’auto elettrica è solo per ricchi e che la transizione verso l’abbandono dei motori endotermici deve essere maggiormente graduale.
Tali dichiarazioni rafforzano le posizioni dei contrari all’elettrico nell’auto che, oltre ai costi dei veicoli, valutano negativamente la distribuzione della rete di colonnine di ricarica. In effetti il numero può apparire basso, ma è in corso un notevole incremento. Nel corso del 2022 ne sono stati posizionati 10.748 nuovi, con una cresita del 41% rispetto al 2021, secondo i dati di E-Motus.
Il parametro fondamentale da valutare è potenza erogata, da questo dipendono i tempi di ricarica. La misura è in chilowatt (kW), la stessa della potenza dei motori. Le meno potenti vanno da 3,7 kW fino alle alte capacità. Altro dato decisivo la differenza tra corrente alternata (AC) e continua (DC). La prima presente nelle colonnine meno potenti, dalle meno perfomanti tra 3.7 e 7 kW, alle prese Quick tra i 7 e i 22 kW, e fino a 43 kW.
La seconda si trova nelle prese Fast con potenze oltre i 43 kW ed entro i 99 kW e Ultra Fast o HPC (High power charges) oltre i 99 kW e fino a 350 kW, con velocità di ricarica paragonabili a un pieno di benzina. Nel 2022, i punti DC presenti nella rete italiana sono il 12% del totale, mentre gli ultraveloci sono il 3,1%, in aumento rispetto al passato.
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Nelle autostrade sono presenti 32 stazioni per le auto elettriche, mentre le prese sono 496, delle quali l’85% in DC con potenza oltre i 43 kW. Per la distribuzione geografica i numeri sono questi il 58% circa delle colonnine è nel Nord , il 22% al Centro e il 20% nel Sud e nelle Isole. Il 16% è in Lombardia, poi ci sono Piemonte e Veneto (11%), Lazio ed Emilia-Romagna (10%) e infine la Toscana (8%).
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Il Sud è indietro, ma in crescita con incrementi in Sicilia, Sardegna e Campania. Ma l’Italia non è messa peggio di altri paesi europei, qui ci sono ogni 100 veicoli elettrici circa 21,5 punti di ricarica pubblici contro i 11,5 francesi, gli 8,2 tedeschi e i 8,9 britannici.