Poste mette a punto un prestito per i propri clienti che vogliono comprare un’auto green, ovvero un’auto con basse o nulle emissioni
La transizione ecologica in Italia tarda ad arrivare. Facendo un’analisi superficiale, non troppo approfondita, ma piuttosto puntuale, si può dire che i motivi sono molteplici. Tra cui quello culturale – la reticenza ad accettare forme di sharing rinunciando al veicolo di proprietà, oppure accogliendo auto meno performative ma più green – e quello istituzionale. Negli anni l’Italia ha avuto dei primati poco gradevoli in UE, tra cui quello del livello di emissioni di anidride carbonica ed allo stesso tempo dell’arretrato parco auto circolante.
È per questo che il ministero della transizione ecologica, in accordo con i ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ed il ministero dell’economia e delle finanze, negli ultimi anni ha ricavato fondi, soprattutto dal PNRR, su ricezione di direttive comunitarie, per mettere a disposizione ecoincentivi. Allo scopo di modificare il parco auto circolante. Questi sono validi per auto elettriche, ibride, moto, motorini e motocicli elettrici, veicoli commerciali elettrici.
Purtroppo ogni anno, appena gli eco incentivi vengono messi a disposizione, finiscono immediatamente. Per cui chi vuole acquistare un’auto green, aiutando l’ambiente senza penalizzare troppo le proprie tasche, deve riferirsi ad enti privati. O enti privati, come Poste Italiane. Che ha messo a punto un’offerta che agevola l’acquisto di auto ecologiche per i propri clienti. I requisiti sono:
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Le date per usufruire dell’agevolazione auto green sono dal primo febbraio 2023 al 4 marzo 2023. Dunque mancano pochi giorni per poter richiedere Prestito BancoPosta Auto. Per farlo ci si può recare presso un ufficio postale previo appuntamento, prenotando online o tramite numero il gratuito 800.211.290.
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L’acquisto di un’auto green non solo fa un favore all’ambiente, ma aiuta anche nei risparmi. Chi acquista auto elettrica o ibrida può essere esentato dal pagamento del bollo auto per i primi cinque anni dall’immatricolazione. Nel caso dell’elettrica si propone l’esenzione permanente.