Procedure e costi del passaggio di proprietà dei veicoli, quali doumenti occorre produrre per evitare problemi
La compravendita di veicoli usati avviene di solito attraverso una concessionaria che gestisce tutte la fasi dell’atto commerciale. In realtà capita spesso che la compravendita avvenga direttamente tra privati senza tappe intermedie. In questo caso le persone coinvolte devono tener presenti alcuni punti importanti da non sottovalutare.
Si parla infatti di documenti da produrre e di versamenti vari da effettuare a vari soggetti pubblici. Per brevità si possono elencare le spese da affrontare: la tassa dell’Automobil Club d’Italia (Aci), l’imposta per la Motorizzazione civile e quella di bollo. Queste sono spese fisse, poi l’imposta provinciale di trascrizione (Ipt) che varia a seconda della potenza del veicolo e dei criteri adottati dalla singola provincia.
Quanto si spende per il passaggio di proprietà di veicoli
Se il venditore possiede il certificato di proprietà, basta redigere una dichiarazione di vendita con autenticazione dal costo di 16 euro presso Comune, Motorizzazione civile, delegazione Aci, agenzia di pratiche auto, sportello telematico dell’automobilista, notaio. Entro 60 giorni il venditore deve trascrivere il passaggio di propretà, che viene fatto immediatamente se si utilizza lo sportello telematico dell’automobilista o la delegazione Aci.
Se non si possiede l’atto di proprietà bisogna rivolgersi alla delegazione Aci per la registrazione del passaggio di proprietà e poi alla Motorizzazione per le modifiche della Carta di circolazione. Inoltre si deve compilare il Modello di istanza unificata, scaricabile dal sito dell’Aci. La registrazione costa 48 euro. I documenti necessari sono diversi: documento d’identità del venditore e dell’acquirente, la carta di circolazione, ilcertificato di proprietà, il modello TT2119 e l’atto di vendita.
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I costi variano a seconda la provincia di residenza dell’acquirente e della potenza in kW nel veicolo. Mentre le spese fisse sono rappresentate dall’imposta di bollo di 32 euro, l’emolumento Aci di 27 euro, i diritti della Motorizzazione civile par a 10,20 e l’imposta di bollo per l’aggiornamento della Carta di circolazione di 16 euro. Il totale è di 85,20 euro.
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Poi ci sono i costi variabili come l’Ipt pari a 151 euro fino a 53 kW, e dai 3,51 ai 4,56 euro per ogni kW in più in base alla provincia nella quale si svolge l’acquisto. Quindi una serie di spese e passaggi tutt’altro che benale e che richiedono tempo e attenzione.