Tra le voci accessorie dell’assicurazione auto si può scegliere anche quella per calamità naturali, meglio detta polizza eventi atmosferici
Il proprietario di un’auto ha l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa per coprire il proprio veicolo da danni a cose e persone in caso di incidenti. L’assicurazione base è la Rc auto, che copre essenzialmente solo i danni a cose e persone in caso di sinistro. Se si desidera copertura maggiore si possono aggiungere altre voci, che faranno salire il premio annuale. Tra cui la più utilizzata è furto ed incendio. Poi ci sono le polizze per danneggiamenti per atti vandalici, ed anche da parte di calamità naturali, anche detta polizza per eventi atmosferici.
Quest’ultima è una delle meno richieste. Può essere utile per le persone che abitano nelle località dove grandine ed alluvioni possono capitare di frequente. In ogni caso è un’assicurazione particolare, che prevede che alcune calamità naturali ne siano escluse, e per il risarcimento ci sono delle condizioni specifiche.
Assicurazione auto calamità naturali, cosa è incluso ed escluso dal risarcimento
La assicurazione auto che copre dai danni al veicolo per calamità naturali in realtà è meglio chiamata polizza eventi atmosferici, perché le calamità naturali più gravi ne sono escluse. La polizza include eventi quali:
- grandine;
- trombe d’aria;
- tempeste;
- uragani;
- frane;
- smottamenti di terreno;
- inondazione, valanghe;
- slavine;
- alluvioni.
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Mentre invece terremoti ed eruzione di vulcani, eventi naturali molto estremi, sono esclusi dalla polizza. Ma conviene davvero? C’è da dire che il costo dipende da diversi fattori, tra cui ovviamente lo stato di salute del veicolo e la località in cui la residenza è situata. Può variare da 30-40 euro l’anno a 100 euro. Le zone climatiche considerate più esposte ad eventi atmosferici avversi, sono considerate più a rischio, e dunque la polizza è più costosa.
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Inoltre per ottenere il risarcimento non basta esporre la dimostrazione dei danni al veicolo, ma si serve che l’eccezionalità dell’evento atmosferico sia riconosciuta da un bollettino di un centro meteorologico ufficiale. Dunque solo nel caso di eventi eccezionali. Esclusi i terremoti e le eruzioni vulcaniche, che a quanto pare non sono ancora eventi catastrofici prevedibili al 100%.